Conoscere la giusta quantità di luce e la perfetta temperatura e umidità a cui esporre i tuoi esemplari è fondamentale se vuoi coltivare piante di cannabis sane.
Le piante di cannabis prosperano in condizioni di elevata luminosità e in aree soleggiate (con temperatura compresa fra 21°C e 23°C), con un giusto livello di umidità e una lieve brezza.
Coltivazione di cannabis all’interno sotto luce artificiale
Se coltivi all’interno, è opportuno collocare le piantine sotto luce artificiale non appena spuntano dal terreno. La distanza varia secondo la potenza delle lampade, ma considera che:
- se usi lampade HID, dovrai tenere le piante a una distanza di 50 cm dalla lampada;
- Se usi lampade fluorescenti compatte, la distanza dovrebbe essere di circa 15 cm mentre con i tubi fluorescenti conviene ridurla a pochi centimetri;
- se invece opti per l’illuminazione a LED, mantieni una distanza di circa 30 cm.
Le tue piantine avranno anche bisogno di una leggera brezza, per rafforzare i loro steli e quindi avere minore probabilità di affievolirsi con il peso acquisito durante la fase di maturazione. A tale scopo potrà tornare utile un piccolo ventilatore domestico, regolato sul livello più basso ed oscillante, evitando così che le piante ricevano il flusso d’aria da un’unica direzione: se le vedi muovere delicatamente, significa che ricevono un flusso sufficientemente forte per potersi irrobustire.
Coltivazione di cannabis all’esterno - luce naturale
Se intendi coltivare all’esterno, appena vedi germogliare le piantine dal mezzo di coltura sarà bene sistemarle inizialmente all’interno, vicino una finestra soleggiata, per una o due settimane (evita lunghi periodi di luce solare diretta).
Solo dopo che avranno sviluppato la loro seconda o terza serie di foglie dentellate, saranno abbastanza forti da poter crescere alla luce del sole. Esponile però gradualmente, perché si abituino alle condizioni esterne.
Uso dei germinatoi
Il germinatoio, o propagatore, è un vassoio di plastica con un coperchio trasparente, la cui funzione è quella di trattenere l’umidità e l’aria calda per garantire condizioni ottimali alle tue piantine. Tuttavia, poiché l’aria non può circolare all’interno, evita di tenerle a lungo nel germinatoio.
Rimuovi il coperchio quando gli esemplari avranno sviluppato la seconda o terza serie di foglie dentellate (o superato i sette centimetri di altezza). Usa un piccolo ventilatore domestico, regolato sul livello più basso, per creare un movimento d’aria.
Se intendi coltivare all’esterno, posiziona il germinatoio vicino a una finestra, in modo da esporre le piante alla luce di cui hanno bisogno. Solo quando saranno abbastanza grandi da crescere senza la protezione del coperchio, comincia a farle acclimatare alle condizioni esterne.
Quando trasferire le piantine all’aperto
Prima di tutto, assicurati che sia abbastanza caldo all’esterno: è preferibile che la temperatura sia sempre superiore ai 15°C, anche di notte. Per cominciare, potrai sistemare fuori le piante per alcune ore, quando c’è più sole. Aumenta così l’esposizione ogni giorno di un’ora circa. Dopo due settimane dovrebbero essere sufficiente acclimatate per poter restare sempre all’aperto.
Come mantenere l’umidità nelle piantine di cannabis
È importante che le tue piantine non si secchino. Questo problema può essere risolto utilizzando un germinatoio. All’esterno e sotto luce artificiale, però, è opportuno controllarle regolarmente. Può tornare utile inumidirle, di tanto in tanto, con uno spray per piante. In tal caso, evita di esporle alla luce solare diretta, perché eventuali gocce d’acqua residue sulle foglie fungeranno da lente di ingrandimento e finiranno per bruciarle!
Per maggiori informazioni sulle migliori condizioni di coltivazione, dai un’occhiata a questo post sul blog, ed anche a questo post sul blog.